Scritto da: Vincenza Montuori
Stringevo a me il maglione, come per affidarmi ad un abbraccio sicuro. Camminavo, senza meta e senza tempo. Nei miei occhi non c'era più alcun luogo che non fosse lui. Brillava d'istanti il mio sguardo, ma erano istanti, che valevano una vita, ma non era vita. Ero solo una sfumatura impercettibile, come quelle dei colori dell'arcobaleno, che sono tanti, ma nessuno è unico. Ed io, unica, non lo ero per nessuno. Mi strinsi ancora nel caldo abbraccio del maglione e cominciai a guardare altrove.
Vincenza Montuori
Composto venerdì 27 novembre 2015
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    Scritto da: Vincenza Montuori
    Quelle notti mi chiedevo dove fosse Dio. Mi aveva forse dimenticata lì? Non avevo nemmeno la forza di muovere un braccio. Eravamo soli, io e il mio dolore. Rimanevo lì, a terra, in quell'angolo, a leccarmi le ferite, come un felino che è arrivato alla sua settima vita.
    Vincenza Montuori
    Composto lunedì 23 novembre 2015
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