Scritto da: Silvia Nelli
Non sono più fatta per certe cose.
Non sono più fatta per fare la mogliettina, accudire un marito come fosse un bambino, per servirlo e tutto il resto. Non sono più fatta per compiacere, adeguarmi e tanto meno accontentarmi. Sono ormai una Donna così lontana da questo mondo stereotipo. Sono ormai una forza indipendente, decisa, sicura di sé e spesso fin troppo fredda, dura e distaccata.
Non sono più fatta per comprendere cavolate, ascoltare lamentele banali o sfoghi drammatici di chi non ha in realtà problemi concreti. Ormai vivo di poche cose e mi lamento solo laddove perdo veramente il senso dell'orientamento. Non sono più fatta per appoggiarmi o adagiarmi in attesa del miracolo. Sono ormai forza costante, una che ha imparato a stringere i denti e a darsi da fare senza perdere mai la speranza.
Non ero un muro indistruttibile, per niente, anzi... Spesso crollavo per cose piccole, ma solo quando si parlava di sentimenti, affetti e legami. Mi perdevo e soffrivo in modo indescrivibile quando venivo ferita nell'animo, quando venivo tradita nella fiducia, quando mi accorgevo di non aver capito niente di chi avessi di fronte. Poi... Una botta e sei di nuovo in piedi... La seconda e con fatica torni a metterti di nuovo in piedi... La terza e devi imparare da capo come si prosegue, cosa sia dare di nuovo fiducia... La quarta ed ecco che non ci sei più. Li devi ricostruirti nuova, completamente... Si riparte proprio dall'inizio, come tornare ad imparare a camminare. Allora ci pensi a tutto questo durante il tuo percorso di ricostruzione interiore... Ci pensi e tanto. E pensi che in fondo imparare a lasciare andare con distacco è l'arma più potente che puoi avere tra le mani. Probabilmente non impedirà che tu abbia nuove ferite, ma sicuramente non permetterà di ingrandirle a tal punto da farle diventare nuove ferite costantemente aperte e difficilmente curabili. Ci pensi cavolo... Ci pensi a quanto sei stata male, a quante notti hai passato a contare i minuti, mentre chi ti aveva ferita dormiva sonni tranquilli. Ci pensi alle parole che non hai avuto, al silenzio che ti hanno regalato e a tutta l'indifferenza che subivi mentre il tuo dolore ti divorava e tu sola lo affrontavi! Ci pensi che non vale la pena, ci pensi che hai lo stesso diritto loro di stare bene. Allora rinasci, ma rinasci diversa!
Eccoti... Di nuovo in piedi, forte e pronta a combattere. Pronta a puntare anche negli occhi di chi ti ha ferita senza paura, senza rimorsi e sorridere perché sai di avere molte cose in più. Eccoti, mentre cammini verso il mondo sicura e senza paure, perché sai di aver conosciuto l'inferno e di averlo attraversato. Eccoti, con le tue ferite rimarginate, ma appese all'anima come medaglie. Tanti punti dolorosi sparsi un po' qua e un po' là sulle pareti dell'anima, sulla pelle, dentro al cuore... Ora sai che unendo quei punti percorri la tua strada, il tracciato della tua vita, il tuo cammino percorso... Eccolo il libro della tua vita, eccole le parole non dette, eccoli i dolori non confessati, i sentimenti mai ricambiati, eccolo il tuo punto morto e la tua rinascita! Eccoti, sei tornata! Adesso fai tesoro di ogni punto e... Buon viaggio!
Composto giovedì 21 dicembre 2017

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