Il mio nome è Sebastiano Rastiello, e questa è solo una parte della mia vita, il resto deve ancora avvenire. Ma partiamo dalla mia infanzia, io sono nato nel 1988 è i primi ricordi li ho verso i 3 anni. Premetto che ognuno vive una sua epoca in base alla sua data di nascita. Ogni decennio è costellato dalle stesse stelle ma con ramificazioni e andamenti diversi. Proprio come una pianta che da un semplice ramoscello, in base alla sua natura può diventare enorme indipendentemente dalla sua tipologia di crescita. Vorrei suddividere la mia vita in capitoli, ma non so poi come intitolarli o catalogarli. Anche perché se vogliamo seguire una linea logica, mi risulta assai difficile. La logica esiste solo perché illogico sembra impossibile, ma nulla ti vieta di pensare inverso.
Detto ciò inizio con il dire che come ben sappiamo tutti, infanzia se vissuta in pieno, indipendentemente dal affetto dei genitori, infanzia sarà la base di ciò che saremo. In base a come cresciamo e dalle idee che adoperiamo tutto verrà scritto nella nostra mente. Resta indelebile e nulla ma proprio nulla cancellerà le tracce del passato. I miei primi ricordi sono quelli piu scontati, affetto dei genitori e del intera famiglia. Ma non è di questo che voglio parlare. Parliamo del andamento della nostra mente, inconsciamente oscillano numerosi profili ripercorrendo il mio passato. A partire dagli "amici" che grande parola. Una parola che potremmo dedicarci ore ma anche giorni, non finiremo mai di destreggiare la sua importanza in questa vita. Da piccolo bastava presentarsi e scambiarsi una stretta di mano per essere amici, ci si vedeva tutti i giorni, anche se non con tutti, ma c'era gruppo. Semplicemente il numero di persone che conoscevi si ampliava man mano che conoscevi paesi nuovi, percorri nuovi orizzonti con la sola forza delle gambe, incondizionatamente pedalavi su strade fatte di parole, non senti stanchezza e amarezza e tutto ti sembra facile da raggiungere. Che bella infanzia, tanti progetti e cose a cui pensare che hai, che non sai come adoperare il tempo per attuare ogni singolo pensiero. Il primo motorino, le prime corse con gli amici, trovavo sempre un modo per riempire le mie giornate. Io penso personalmente che il modo di pensare è agire viene compromesso dalle incessanti comparazioni che uomo si crea. Da grande ciò che per tanti sembra impossibile, per un adolescente sia una cosa facile da fare o creare. Ricordo perfettamente che il mio primo gruppo d'amicizia era un team formidabile. Tutti eravamo determinati a svolgere qualcosa, creare e dimostrare a tutti il nostro potenziale. Girando spesso con le bici vedemmo un albero gigantesco, una pianta di noce fatta in modo molto particolare. Era piena di rami grossi su tutta la sua circonferenza. Uno dei primi pensieri fu quello di saltare il muretto e rubare le noci cadute a terra. Ma vedendo un albero così maestoso e in un pezzo di terra abbandonato, il mio team di amici stavamo sognando di costruirci la mitica casetta sul albero. E devo essere fiero di questa cosa, a 9 anni avevamo creato veramente una casetta sul albero niente male, ci fu un organizzazione eccellente, ognuno portava ciò che riusciva a recuperare a casa o dai conoscerti, assi di legno, travi, viti, puntine, martello, seghetto, corde, era spaziosa più o meno 20 metri quadrati. Fatta di un unica stanza con dentro, un divanetto, uno specchio, delle carte da gioco e un cestino per immondizia. Infine appendendo anche con una corda una ruota di un macchina per oscilarci dentro come un altalena. Sono orgoglioso e ho veramente una bella immagine nella mia mente, come una immagine preinstallata. Più crescevo è meno capivo il distacco che avevano le persone più grandi, cercavo di comprenderlo ma non ci riuscivo. Mentre per noi adolescenti era tutto e subito, per i grandi desiderare qualcosa e ottenerla aveva i suoi tempi di attesa. Ciò che poteva essere improponibile è stato possibile, abbiamo avuto la forza di completare un progetto impensabile. Ricordo perfettamente che grazie a dei taglierini, martello chiodi, pali di legno e seccatutto, abbiamo avuto la forza di costruire un campo da calcetto, (non solo la manutenzione giornaliera del campo) ma tramite il padre di un nostro amico, abbiamo costruito dal niente uno spogliatoio con una semplice luce al Interno per illuminare i frettolosi pomeriggi serali. Il tempo passa, la casetta sul albero scompari dopo una lunga notte tempestosa, e il nostro campo da calcetto duramente costruito, ci fu spazzato via da un impresa edile che costruì proprio dove avevamo il campo. Senza dare peso al tempo, cresco, crescendo cambiano molte amicizie, molte si intensificano, poche si solidificano, ma la stragrande maggioranza scompaiono. Non nascondo a nessuno che ogni qualvolta che penso a un mio amico/a che ha condiviso un pezzo di vita con me, lo/a ringrazierei sempre. Perché penso semplicemente che da piccolo ogni cosa, anche il più piccolo e insignificante gesto che fai, lo fai con il cuore. La variabile dello spazio temporale è impressionante, ogni paio di anni la vita ci sconvolge, prendiamo decisioni ogni giorno, che siano insignificanti o importanti tutto ciò che facciamo lo marchiamo sulla nostre mente. Ogni decisione ha con sé un ricordo, ogni ricordo ti trasmette una determinata emozione, ogni emozione scatena in te intense emozioni, esplosioni di sentimenti contrastanti che variano e sbalzano dando vita a continui esplosioni di stati d'animo. Eppure essere feriti anche leggermente con il passare del tempo fa sempre più male. Ci vantiamo sempre che la nostra corazza diventi sempre più forte in base alle esperienze che accumuliamo durante la nostra vita. Ma come ben sai dentro di te, nel tuo subconscio non fai altro che avere paura. Una paura che non dovrebbe esistere. C'è le creiamo in base a ciò che accade nel mondo. Ci basiamo su fatti accaduti da altre persone. Perché tutto questo? Forse perché troviamo sempre quel motivo per farmaci e confrontare, fare il paragone tra noi e più persone. Io personalmente ti dico che è sbagliato. Anch'io fino a non molto tempo fa, commettevo identico errore. Sappi che noi siamo artefice di tutto. Possiamo stravolgere, colorare e inabissare ogni vita. Fa Tutto parte della nostra mente, forse sarò ripetitivo, ma lo faccio unicamente perché credo fermamente in questo. Sia io che scrivo che tu che leggi dobbiamo avere il coraggio e la forza di continuare a credere in noi stessi. Affrontare tutto con determinazione, e non pensare alle possibili varianti che possono ostacolare il nostro futuro. Tu crea e usa la tua arma migliore, il sorriso è la consapevolezza di essere allegri in qualsiasi circostanza. Indipendentemente dalla situazione tu affrontarla. Solo così potrai essere sempre fiero di te stesso. Ma ritorniamo al adolescenza, quando inizia o quando finisce questo periodo? Sembra una domanda sciocca ma non lo è affatto. Forse o molto probabilmente adolescenza ci farà sempre compagnia in qualsiasi argomentazione che uno egli affronta. Gli attribuiamo sia colpe che elogi continui, in base agli avvenimenti che accadono o ci sono accaduti in passato. Recitiamo un copione fatto di emozioni da noi creato, composto da stati d'animo in continua evoluzione. Descrivere un emozione non è facile, a parole forse ci potremmo pure provare, ma viverla un emozione e tutta un altra cosa, indipendentemente dal emozione che si prova, ciò che colpisce a una persona sono i vari sensi che percepisce, ma quella che trasmette di più è il toccare, ascoltare, comprendere, degustare, rammentare e infine amare. Sono aggettivi che ci accompagneranno a vita. Da piccoli "tocchiamo" tutto ciò che possiamo attingere con le mani per capire cosa si prova e palpare per "comprendere" ciò che ci viene insegnato è "ascoltare" una persona o una sinfonia che ti porta a "rammentare" una emozione privata grazie a un piatto "degustato" e infine "amare" ogni sfumatura è sfaccettature di amore che esista. Ma cambiamo argomento, cosa ci accomuna oltre ai sentimenti? Direi il baratto, o semplicemente la moneta che ci accomuna tutti. Indipendentemente dal età che abbiamo, seduti accovacciati con una moneta in mano, ogniqualvolta che la giriamo egli cambierà sempre il suo valore, e assumerà sempre ogni espressione diversa in base al ubicazione che abbiamo. Tra un argomento è altro mi accorgo che sto toccando molti tasselli di vita, ero partito che volevo scrivere una semplice biografia, ma se non suddivido bene ciò che voglio esprimere, diventa tutta un accozzaglia di espressioni personali. E questo può scocciare o nello stesso tempo affascinare un lettore. Infondo perché noi scriviamo? Fotografiamo? Dipingiamo? Abbracciamo? Semplicemente perché vogliamo trasmettere ciò che noi proviamo, in un modo o nell'altro ci sarà sempre quel dettaglio che ti affascina e tu fremi dalla voglia di trasmetterlo a chi né va in cerca. Non c'è età a ciò che pensi e lasci ai posteri, tutti abbiamo dei sentimenti contrastanti che sbalzano a ritmi frenetici, sto costatando che con il passare del tempo tutti siamo alla ricerca di un qualcosa che non si conosce. Ovvero sai cosa vuoi ma una volta ottenuto non ti basta. Si lo so può sembrarti assurdo ma è così, vogliamo una cosa ma se la otteniamo scatta inconsciamente o immediatamente idea di volere di più, anche se consapevoli che basta poco per essere felici, la vita in base a come la vuoi vivere ti metterà a fare delle scelte, alcune saranno difficili da assimilare, altre le fai per istinto di sopravvivenza. Vorrei continuare a scrivere ancora e non perdere mai la voglia e interesse verso me stesso. Esatto verso me stesso, perché per ogni persona che ci ha accompagnato fino ad ora sa benissimo che ruolo ha verso i miei confronti. Non ci sarà mai una prevalenza assoluta, ogni persona si cataloga in base a come vuole essere trattata. Tu che hai letto fino ad ora ti ringrazio per avermi dedicato questo tempo. Se ci conosciamo sai che tipo di persona sono ora e sai che puoi contare su di me. Se non ci conosciamo allora diventiamo amici, si amici di vita sociale, non chiedo nulla in cambio, anzi forse chiedo solo una cosa. La sincerità di ogni frase detta è pensata. Solo così si può andare avanti. Essere sinceri prima con sé stessi e poi con chi ti circonda. Grazie lettore.
Composto venerdì 4 maggio 2018

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