Lei mi guardava mentre facevo palestra, notavo che il volto si illuminava ogni qual volta i miei muscoli andavano sotto sforzo, facevo finta di nulla, volevo vedere fino a che punto si sarebbe spinta, mi passava accanto con qual suo fare malizioso, mi provocava, io nulla, impassibile continuavo a fare palestra, ma non erano solo i miei muscoli che si gonfiavano ormai, mancava poco e non avrei più resistito, era dura resistere alle sue grazie, da li a poco smisi, feci una doccia calda, neanche il tempo di asciugarmi che lei si avvinghio su di me coprendomi interamente con le sue braccia, come una mamma fa con il suo bambino, con tutto l'amore che aveva dentro, le mie labbra le procurarono deliziosi brividi di piacere, le mie mani scivolavano lungo tutto il tuo corpo, accarezzando parti di lei ben precise, trasportandola in un mondo incredibile, dove non esistono inibizioni. Amami non perché te lo chiedo io, ma perché tu lo vuoi, e in questi istanti stupefacenti vorrei fermare il tempo per vivere quei momenti di passione il più lungo possibile.
Composto mercoledì 16 novembre 2016

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