Scritto da: Domemì
Parlerò di quando ero bambina.
Di quante lacrime ho ingoiato,
e di tutto ciò che mi spaventava.
Parlerò dell'emozioni che avrei voluto stringerle a me, ma che per paura di perderle le ho lasciate andare via io.
Parlerò dell'ansia che mi ha condannato ad essere ciò che sono.
Parlerò di te che ti ho vista nel vuoto ma che sei riuscita ad arredarlo come un giardino pieno zeppo di fiori, nonostante l'autunno che ti circondava.
Parlerò del mio silenzio assordante che mi inquietava la mente e l'animo, e di come sono riuscita ad ammazzarlo.
Quel silenzio che pur essendo il mio nemico, mi ha bendato gli occhi aiutandomi ad ignorare ciò che mi circondava.
E parlerò anche di te.
Di te che ti ho odiato maledettamente, ma che infondo non faccio altro che ringraziarti delle tensioni che mi hai fatto vivere. Di te che sei stato un pugno allo stomaco.
E giuro, parlerò senza arrossire gli occhi, senza vomitare rabbia.
Lo farò con la stessa leggerezza di una farfalla libera che vola intorno ad un prato fiorito.
Composto venerdì 21 settembre 2018

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