Scritto da: Giuliana Z.
Ma esiste la dignità anche dopo la morte? Di quei corpi senza vita non vorrei più vederne, le immagini sono dure, cruente, tristi, raccapriccianti. Sono messe lì per smuovere la sensibilità di molti? Certo la smuovono, fanno venire la pelle d'oca, ti fanno sentire quel nodo allo stomaco, ribollire il sangue, fanno piangere. Ma credo che anche un corpo senza vita, un corpo senza respiro, un corpo senza battito abbia la propria dignità. È quel rispetto che dovrebbe essere insito in ogni essere vivente, un rispetto che va dato anche dopo la morte. Mostrare quei corpi esanimi scuote, è vero. Mi chiedo quale genitore vorrebbe vedere la foto di un figlio sbattuta nel web. C'è modo e modo. Esiste una decenza umana. Viviamo in una terra dove i media ci mettono al corrente di ciò che accade con una facilità estrema, diventando abitudinari a queste notizie, a questi fatti. Un assillare le menti per poi inculcarci dentro quello che vogliono, ed è così che diveniamo prede di un sistema che ci guida verso altre mete. Il tutto diventa così un'assuefazione che uccide il senso della vita. Uccide la normalità dei nostri giorni. Ci toglie spazio per buttarci dentro ad una massa. Diventiamo persone "non buone" che vanno addestrate, quelle a cui bisogna a tutti i costi far sentire colpevoli della nostra normalità. Attraverso i media vogliono far scuotere le nostre coscienze, come fossimo noi gente comune responsabili di quello che sta accadendo. Ci danno degli ipocriti nascosti dietro l'ignoranza, quindi le foto servono a farci vedere. Ed ora che abbiamo visto non abbiamo più scuse. Certo. Nessuna scusa. A parte il fatto che diventa tutto un gioco politico. Di questo si tratta, non di umanità. Di potere politico. La coscienza ce l'abbiamo tutti è quella che ci fa scegliere fra il bene e il male, ed è quella che ci fa capire. Che ci apre gli occhi al fatto che anche questa volta la foto di un bimbo è stata utilizzata per uno scopo politico. Le guerre ci sono sempre state e sempre ci saranno. I nostri nonni, i nostri genitori le hanno vissute, ancora oggi ci possono raccontare queste realtà. La differenza sta nel fatto che allora non esistevano le fonti di comunicazioni attuali. Io non posso sentirmi responsabile nel momento che ho la consapevolezza che loro, i migranti, prima di intraprendere il viaggio sono bene informati. Sanno che quel tragitto è pericoloso, forse più rischioso del rimanere. Si lo sanno. Quel padre conosceva bene il rischio che affrontava salendo su quella barca e sapeva benissimo che metteva a rischio la vita dei suoi cari. Ne era al corrente. E nel momento che si è al corrente, si ha anche la responsabilità delle scelte fatte (sia ben chiaro dicendo questo non lo sto accusando). Quel piccolo corpicino che ora tutti postano quasi come un loro figlio, di cui il mare ha tolto il respiro, sarebbe stato fra i tanti sconosciuti, colui che mai avremmo visto, mai avremmo conosciuto se non per un caso della vita. Chissà da grande cosa sarebbe diventato? Magari un padre di famiglia, con il suo lavoro da operaio, un dottore in medicina, un avocato, un imprenditore, un cantante, un attore... o magari il nostro vicino che per dignità non avrebbe mai chiesto aiuto! Quel vicino di cui nessuno nei social posta foto, nessuno ne parla, non può far notizia, tutti sanno, ma si finge di non vedere, di non sapere che è anche esso vittima di uno stato sociale, di una guerra silenziosa imposta da una società che corre verso il benessere ma che uccide. Uccide l'animo di chi resta indietro, del più povero o di chi caratterialmente non ha la forza di ribellarsi e allora subisce. Silenziosamente subisce restando invisibile agli occhi di tutti. Ecco perché non condivido quelle immagini.
Composto giovedì 3 settembre 2015

Immagini con frasi

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    Scritto da: Giuliana Z.
    Riferimento:
    Lo scritto fa riferimento ai fatti di cronaca accaduti in questi giorni, storia di Aylan. La foto del bimbo che viene condivisa in tutti i social.

    Commenti

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    postato da , il
    Grazie lady.. :-)))
    1
    postato da , il
    Cara Giuliana, come dare torto a questo tu sfogo. Anche io la penso come te. Ho imparato a guardare tutte queste immagini, sbattute dinnanzi ai vari schermi... ma poi, ho la mia testa, ragiono sui fatti, non mi lascio abbindolare molto facilmente da tutte queste immagini... la mia speranza è che tanti imparino a pensare e ad arrivare alla verità, che avvolte è molto crudele, ma sana. Le leggi della natura sono crudeli, ma sane: l'evoluzione della specie va avanti e..... le teste dei politici prima o poi, cadono!! Ciao, buona giornata!

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