Commenti a A San Valentino vinci Parigi, ora tocca a "Facebook"

Condivido con te Barbara, infatti sai che ho oscurato la pagina  e il profilo prima del inizio del concorso (non questo di san valentino:) proprio per avere un parere sui miei contributi che andasse al di la della simpatia,antipatia o la conoscenza ma solamente su quello che ho scritto, ma se in quest'altro concorso, e lo staff che ha deciso di dare un premio extra, oltre al vincitore della giuria, che male c'è?
P.S Un abbraccio grande;) mi acrostican le orecchie;))

E con ciò l'organizzazione del concorso è servita. Uno a zero, e palla a centro.

Feci

Brava Barbara... quello che volevo dire io,ma nella vita perlopiù Feci il falegname :)

Se vogliamo parlare di correttezza, allora sarebbe opportuno - quando si partecipa ad un concorso - lasciare che sia esclusivamente chi di dovere a giudicare l'operato di ognuno. Elemosinare voti, favori, "mi piace", o qualsivoglia "passaparola", non rientra esattamente nella mia personale visione del concetto di correttezza. Senza considerare che chi dovesse risultare vincitore, dopo aver fatto un ottimo passaparola tra amici e parenti, perderebbe il premio migliore: la propria personale soddisfazione; quell'emozione che, seppur piccola, sarebbe oltremodo VERA e sincera.