Scritta da: Edoardo Grimoldi
Il diritto alla esistenza è il primo inviolabile diritto di ogni uomo.

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    Scritta da: Edoardo Grimoldi
    È stata frase del giorno
    domenica 29 gennaio 2012

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    Io penso che questa frase sia estratta da un qualcosa dove Mazzini non intendeva l'esistenza solo come rimanere vivi. Ma l'esistenza come diritto di agire e realizzarsi in quanto vivi.

    "L'uomo fa sempre riferimento a se stesso nel misurare gli eventi.". Dice Vincenzo. Niente di più veritiero, non vedo come potrebbe fare altrimenti a meno di non essere un povero demente ...

    Che l'uomo stesso non sia un evento non concordo. L'uomo è un evento come qualsiasi cosa accade nell'Universo. Anche se credessimo che ci sia una specificità nella creazione dell'uomo anche questa specificità sarebbe un evento ...
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    postato da , il
    Rispetto il suo soggettivismo, Sig. Cataldo.
    10
    postato da , il
    Questa frase di Mazzini, sinceramente, mi sembra un artificioso e stucchevole giro di parole per significare il  "non am*mazz*are" del decalogo di Mosè. L'avessi incontrata tra quelle del concorso, le avrei dato 1 senza pensarci due volte.
    Non la ritengo pertanto degna di commento alcuno.
    PS: la tipica "frase del giorno" di pensieri e parole. Ma dove vanno a pescarle, queste amenità?? Roba da brividi nella schiena (chissà, sarà forse l'nfluenza che arriva).
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    postato da , il
    "Se ci fossero uomini che avessero sempre abitato sottoterra in splendide dimore  adorne di tutto ciò che l' arte umana può produrre; se essi non fossero mai saliti alla superficie della terra e avessero e avessero solo sentito parlare della divinità, diverrebbero tuttavia immediatamente certi dell' esistenza di essa , se, risaliti alla superficie, potessero contemplare lo spettacolo del mondo naturale."
    Se il mito della caverna è per Platone lo strumento per dimostrare l' illusorietà del mondo sensibile, serve dunque ad Aristotele per esaltare la perfezione dello stesso mondo sensibile e per trarne argomento  prova dell' origine divina di esso.
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    postato da , il
    Se lei ha scelto di esistere, non posso che rimanervi indifferente. Ma si ricordi che quella verità che lei pensa di possedere (se pur in minima parte), é come la verità di quei due prigionieri che Platone ci racconta nel mito della caverna. La vita e, quindi, la Verità é il coraggio di slegarsi da quelle catene, oltrepassare il muro delle apparenze e di vivere alla luce del sole. Esistere é stare legati a quelle catene e credere a qualunque cosa, ma vivere é il coraggio umile di cambiare, di superarsi, di essere se stessi, dunque, libero.

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