La vita dell'uomo è un dono prezioso da amare e difendere in ogni sua fase. Il comandamento "Non uccidere!" domanda di rispettarla e promuoverla sempre, dal suo inizio sino al suo naturale tramonto. È un comando che vale pure in presenza di malattie, e quando l'indebolimento delle forze riduce l'essere umano nelle sue capacità di autonomia. Se l'invecchiamento, con i suoi inevitabili condizionamenti, viene accolto serenamente nella luce della fede, può diventare occasione preziosa per meglio comprendere il mistero della Croce, che dà senso pieno all'umana esistenza.
Secondo me Claudio 76, il Santo Padre, si riferiva alla comprensione della Croce come al Mistero della Fede. Nel momento in cui qualcuno diventa in grado di spiegarla con la ragione, forse allora non ci troviamo poi cosi tanto davanti una dimensione ultraterrena, soprannaturale. Bisogna allora credere per sapere e sapere per credere come sottolinea padre Barzaghi ne "L'Intelligenza della Fede". Se riusciamo a comprendere questo, ci lasciamo affascinare ancor di più dalla Croce dell'esistenza umana.
Non credo che si possa capire un mistero, altrimenti non si definirebbe tale. E poi il senso pieno dell'esistenza umana non penso comprenda anche la sua fine, alla nostra concezione intellettuale ed emotiva non è prevista una fine...tanto e vero che nessuna persona sana aspetta compiaciuta la sua fine se mai Rassegnata!
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