Scritta da: Elisabetta Giugni
Ma la bambina, quell'antica bambina, la mia Claudia era cenere. Un urlo crebbe dentro di me, un selvaggio devastante urlo che veniva dalle viscere del mio essere... si alzava come il vento che faceva turbinare la pioggia su quelle ceneri, che batteva sull'impronta di una mano, sui mattoni che sollevava quei capelli biondi.

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