Scritta da: Kop
Quando ci si sente soli ci si aggrappa a qualsiasi segno di approvazione innalzandolo sulla vetta dei desideri, sventolante stendardo del sogno di tutta una vita. "Fin da piccolo non volevo fare altro!" Quanta pena per avere ancora un poco di compagnia.
Composta venerdì 30 dicembre 2011

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    Scritta da: Kop
    Dedica:
    Agli occhi lucidi dei desideri spezzati.

    Commenti


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    Ho visto lo stendardo e sono venuta.
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    Lei (la poesia) è succube di me, non io di lei, perché poverina... non sono poeta e la torturo. :-))))))

    Ciao Leonardo e... non perdere mai la forza di sperare.
    5
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    Se davvero la poesia tenesse compagnia probabilmente nessuno comporrebbe un solo verso. La poesia è più come una fidanzatina gelosa che pretende di sapere tutto di te, ti dona affetto e ti può fare arrabbiare. Spesso all'improvviso ti abbandona e ti lascia spaesato, ma poi torna e ancora vuole sapere tutto di te. E componi la tua poesia per lei (la poesia) perchè così puoi avere quella sensazione minima di distacco che ti da l'illusione di non esserne succube.
    4
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    La poesia intanto ci tiene compagnia... ti pare poco?
    3
    postato da , il
    Ti ringrazio!
    "pena" perchè è una sofferenza fisica e morale (più quest'ultima)

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