Sì, ora che me lo mostri, scorgo nitidamente il vero.

Sinceramente non riesco a capire quale nesso possa vedere questo Osho tra "giocosità" e inventiva. Essere seri o "giocosi" non è un marchio dell'individuo, ma uno stato transitorio di qualsiasi essere umano; e l'idea di inventare o creare qualcosa può venire a chiunque sia quando è felice, sia quando è depresso, e semmai anche 3 minuti prima di suicidarti.  :) Non è infatti la giocosità che rileva,ma l'estro; e l'estro è del tutto indipendente dagli stati d'animo. Mi sembra fin troppo evidente...

Circa il mio commento sul v i d e o p o k e r , era mio intento puntare i riflettori non già sui poveri, spesso indigenti, esseri umani che li utilizzano, ma su coloro che hanno incoraggiato  e permesso la diffusione a macchia d' olio di simili macchinette mangiasoldi, prima, ed hanno fabbricato un' attenzione mediatica sui rischi ( anzi sulle quasi certezze) di malattia patologica con l' utilizzo di tali giochi senza, tuttavia neppure pensare di debellare il problema dalla radice, poi.
Il video-po ke r ista è sfruttato due volte, la prima quando immette le monete, la seconda quando, oramai malato patologico,  è utilizzato come salvietta lava coscienza da parte di coloro che non possono ( sempre che lo vogliano) fermare questo meccanismo d' affari milionario ed  esibiscono il loro sforzo nel confezionare una bella pubblicità che suggerisce di giocare con moderazione, pubblicità pagata anche dagli stessi p o k e r i s t i.

Dunque saresti d' accordo se si dicesse:
"Ti sorprenderà sapere che tutto ciò che vedi è stato inventato da persone in momenti  giocosi, non in momenti seri.
Nei momenti seri le persone  sono troppo orientate verso il passato, continuano a ripetere il passato, perché sanno che funziona.
Non sono mai inventive."
Così è ok ?

Se il v i d e o p o k e r ha a che fare per caso con quelle macchinette che si vedono nelle tabaccherie, con annesso accessorio di allo*cco sotto ipnosi che le aziona, allora i giocatori di v i d e o p o k e r, lungi dall'essere geni o im*b*ecilli, sono solo persone affette da una mal*attia che si chiama G.A.P. (gioco d'azzardo patologico); persone che per via di questa malattia si rim*bec*illis*cono, e giungono ad esporre se stesse e i propri cari a problematiche patrimoniali ed affettive di non lieve portata. Ciò però non esclude che possano essere persone geniali per altri versi: non si può mai sapere in quale risvolto della personalità umana si nascondano il genio e l'im*be*cil*e. ma che in ciascuna personalità vi siano entrambi, questo è assolutamente certo. :) Te ne puoi fare una ragione pensando che Dostojevski e Vittorio De Sica erano affetti da questa malattia, anche senza bisogno del v i d e o p o k e r, eppure erano entrambi, per diversi aspetti, due persone geniali.