non sono diverse...sono opposte....sono così perchè sono state scritte in due momenti completamente diversi:questa è venuta fuori in un periodo in cui dio mi aveva tolto molto e rispecchiava la mia idee di impossibile esistenza di un dio così crudele( che peraltro è ancora in me in molti casi)...l'altra scritta in un momento più felice voleva esprimere una fiducia ritrovata, e voleva inglkobare in se stessa anche il mio credere che nessun uomo può andare avanti senza pensare che ci sia qualcuno o qualcosa che abbia già deciso il suo cammino....(intendevo dire sia credere in un dio, ma anche nel destino....diciamo che era inteso come scopo per la nostra vita, non come principio puramente religioso)....spero di aver chiarito, grazie per il commento.....chiedo scusa inoltre per l'intreccio dei miei pensieri....purtroppo(o forse per fortuna) io di solito scrivo di getto e direttamente sul sito, non ono solita a rifletterci molto.......!!!!

E' contraddittoria con l'altra frase che hai scritto riguardo alla religione... L'uomo che crede è colui che ha paura.