Scritto da: Teo Erba
Ho fatto un sogno, non avevo più catene ai piedi. Mi trovavo in un mondo diverso da questo, ma non troppo, le strade non erano a doppia corsia di circolazione ma ce n'era una per tutti, non esistevano macchine, eravamo tutti figli della stessa cosa e abitavamo nella stessa casa. Vestivamo una sottile seta che odorava di primavera, portavamo tutti una chitarra bes stretta sulle spalle e camminavamo in fila indiana. Non accadde niente di particolare, ma in una realtà forse parallela mi sentivo davvero libero, non tutto è spiegabile e forse pochi dettagli renderebbero l'idea. Sentivo che ero libero, ero libero di soffrire, di sentirmi povero, di prendermela con me stesso; ero libero di morire tutte le volte che volevo per poi rinascere, scomparire e tornare, urlare qualsiasi cosa mi sarebbe passata per la testa. Ero libero di prendere a calci le nuvole e di poter abbracciare il sole senza scottarmi, ero libero di respirare con calma, senza fretta, assaporando bene l'aria e percependo con la mia stessa pelle il brivido di chi ama la vita più di ogni altra cosa.
Composto lunedì 7 gennaio 2013

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