Scritta da: Paul Mehis
Non è ciò che leggo che mi colpisce, ma ciò che ritrovo in me di scritti altrui, come memorie ancestrali.
Composta domenica 2 agosto 2009

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    Scritta da: Paul Mehis

    Commenti

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    dopo questa rassicurazione mi sento meglio
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    Non preoccuparti Eli..io, non l'ho ancora capita...
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    Per capirla ho dovuto rileggerla una decina di volte, speriamo sia solo colpa    dell'orario.
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    Grazie per il commento, non voglio mentirti, in realtà non sono un gran lettore...Alla fine però credo che si abbiano due possibilità per comprendere molte cose, leggere molto o vivere molto.
    Buon divertimento.
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    ...hai ragione. In alcune letture ritroviamo noi stessi, o meglio scopriamo quello che avremmo pensato o voluto scrivere prima ancora di averlo fatto.

    E poi una cosa che possiamo fare solo con la lettura, è entrare nella testa e nei pensieri dei protagonisti, cosa che non potremmo mai fare nella vita normale. Infatti a volte è interessante vedere come lo scriottore fa rivivere la stessa scena raccontata dai diversi protagonisti...e li ti rendi conto come un gesto o una frase è stata diversamente interpretata. Questa tecnica è stta felicemente adottata da Abraham Yehoshua in Un Divorzio Tardivo

    Cmq tutto questo per dirti che ti capisco benissimo. Buona giornata...io poi vado al mare :-)

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