L'idea è resa nel detto del dialetto di Tortora (CS):
"Dd'àsini si trùzzani e li varlìeddi si sc'càsciani!"
Gli asini si scontrano ma sono i barili a rompersi! (quando nei paesi non c'erano gli acquedotti, si andava ad attingere l'acqua alle sorgenti con i barili che si caricavano sui basti degli asini, ma lungo il viaggio di ritorno, spesso gli asini litigavano urtandosi l'un l'altro causando la rottura del carico)

quanto è vera questa affermazione!"armiamoci e partite"la parola d'ordine di chi la guerra la organizza a tavolino,muovendo e spostando uomini alla stregua di soldatini giocattolo.
Caterina

Concordo con Jan Williams. Se  nessuno smette di usare le armi, nessuno porrà fine alle catene di sangue, che la guerra porta con sè.

E' facile direi non potrei Jan. Quando sei stato mandato il fucile è la tua salvezza tu o il nemico del "POTENTE"

...e altrettanto vero,che io non potrei mai andare in guerra,sapendo di già di dover uccidere qualcuno.
Quindi giudicate voi la vera innocenza.
Se nessuno più ossasse brandire un fucile,probabilmente qualcosa cambierebbe.
L'unica innocenza rubata è quella dei bambini,succubi di una realtà negata loro.
Facciamoci tutti un'attento esame di coscienza......