Chi dubita, nell'atto stesso del dubitare, ha coscienza di se stesso come dubitante: La certezza del proprio essere è indiscutibile. Che io dubiti o creda, affermi o neghi, ami o odii, è certa la coscienza di me come esistente.
Composta domenica 19 settembre 2010

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    Esatto klara.,grazie.
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    essere coscienti  è l'essere consapevoli di ogni nostra azione
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    Certo ...solo se l'essere è pensante,è vero la frase è un po complicata,però Tu l'hai individuata abbastanza bene.
    l'autocoscienza nel suo aspetto soggettivo ,è il tipo della certezza;nel suo aspetto oggettivo quello della verità.
    Nell'atto che l'anima coglie la certezza di essere e di essere pensante ,sente che vuole essere una ed ama se stessa come essere ,come sentire e come conoscere. (Si fallor,sum)
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    é molto complicata come frase... ma molto bella e vera . La coscienza di noi stessi passa attraverso i nostri sentimenti, pensieri. Ma si rischia di cadere nella stessa trappola in cui (parere mio) è caduto Cartesio. Il fatto di esistere solamente per la capacità di pensiero e sentimento, implica il non esistere corporalmente.
    ma La certezza dell'essere è certa solo se l' essere è pensante?.
    (spero di aver capito la frase) :-)

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