Scritta da: Erato
Vicino a lui la città mi sembrava diversa, come se la vedessi con occhi nuovi.
Scoprivo la meraviglia delle piccole piazze con le torri gentilizie, l'intrico di certi passaggi nascosti tra vicoli e cortili, la bellezza composta dei giardini del Duomo, in autunno, con il colore rossastro delle foglie e il profumo dilagante delle caldarroste.
Lina Besate
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    Scritta da: Erato
    Quando ti vidi, la prima volta, rimasi sopraffatta da una forte emozione. Mi succede ancora, ogni volta che ti incontro.
    Se mi avessi chiesto, im quel particolare istante, di seguirti in capo al mondo lo avrei fatto, senza riserve; forse è di quella lontana sensazione che non so disamorarmi. C'è, nelle donne, un'attitudine atavica all'obbedienza che solo certi uomini sanno stimolare.
    Lina Besate
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      Scritta da: Erato
      - Credi di averlo amato?
      - Ci ho provato. Lui rispondeva a ciò che, allora, pensavo potesse essere un amore. Era bello, intelligente, anticonformista, sensibile, amabile, tutto qui. Il modello primario di ogni possibile amore. Io, però, non ero in grado d'amare.
      - Perché?
      - Ero incapsulata nel mio guscio narcisistico. Gli altri esistevano solo se riflettevano specularmente i mie desideri, i miei bisogni.
      Lina Besate
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        Scritta da: Erato
        Lui andò a ovest, e io a est. La cosa, detta così, può sembrare divertente. In realtà vissi il dilemma di non saper dare un senso né alla sua mancanza né alla sua presenza. Ero malata, come tante altre persone che non sanno d'esserlo, e pensano che al mondo si esista per soffrire, essere stupidi, o lottare per una causa, o rimbecillirsi di lavoro.
        Lina Besate
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