Scritta da: Martola
A parte che noi non lo avevamo scelto a tavolino, ma c'eravamo sempre misteriosamente cercati. In qualche modo, c'eravamo scelti su quel tram. C'era sempre stata fra noi una sorta di tacita alleanza. Sul tram, sin dal principio, fra tutte le persone io vedevo e notavo solo lei. Lei e tutto ciò che faceva, anche i più piccoli gesti. Le altre persone erano solo maschere per me, lei l'unico viso. Forse il segreto è che basta aprirsi un attimo. Come quei muri che si vedono per strada: da una piccola crepa spunta una piantina. Ero diventato come quel muro. Da una mia piccola apertura era nata una piantina di emozione e di curiosità. Era come se le altre donne, le altre storie fossero state come bei mazzi colorati di fiori che porti a casa e metti nel vaso. Gli cambi l'acqua tutti i giorno, ma pian piano appassiscono e lentamente muoiono. Michela invece era una piantina che cresceva.

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    Scritta da: Martola
    Riferimento:
    Capitolo 17, "Brunch (-7)".

    Commenti

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    postato da , il
    li ho letti tutti anche io e lo trovo semplicemente bellissimo.
    Magari sono libri semplici e senza troppe pretese ma sanno arrivare dove vogliono arrivare. comunque il più bello è "un posto nel mondo" secondo me.
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    postato da nénè, il
    ho letto tutti i suoi libri. è decisamente bravo e questo è il libro che mi piace di più tra tutti quelli che ha scritto.
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    postato da , il
    Da quel libro ho cominciato ad amare Fabio Volo e a leggere tutti gli altri libri.
    Ma il mio preferito rimarrà sempre "Il giorno in più".
    1
    postato da , il
    Un libro FANTASTICO!!!

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