Scritta da: Nicola Fabio Vitale

Le tue labbra

Venisti a me velata da vivacità trattenuta
aleggiava sul viso
offuscava lo sguardo scintillante
forse erano gli eccessi di amori malvissuti che si agitavano negli anfratti bui della memoria
forse era l'incauto veleggiar di caldi pensieri fra le parole
forse era il dolore di un altro mattino senza orizzonti
forse era l'attesa dell'unico amore
ma quando ti rivelai il suono nudo della mia parola
il silenzio tenuto per anni nella gola
e i desideri naufragati nella tremula luce degli occhi
raccogliesti i miei sogni
le tue labbra tradirono la volontà
e mi accarezzasti con versi leggeri di baci e boccioli di rosa
era così venuto il momento di rivelare il traboccare d'amor fremente
e di riaccendere le mie notti senza luna e i miei mattini sbiaditi.

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