Era un giorno di aprile quando all'improvviso su gli occhi miei si stabilì il suo bel viso. Batteva più forte ora il mio cuore fino a farmi sentire uno scrittore. La sera quando stanco gli occhi chiudevo sulle mie palpebre i suoi occhi io vedevo. La notte da scura e silenziosa nel pensiero suo divenne luminosa,
per incontrarla dentro un sogno per dirle che di lei ora avevo bisogno. Mi svegliavo annaffiando la speranza
che sia ad aspettarmi fuori dalla stanza. Ora cammino e affronto le giornate con il fine di stringere le sue mani tanto amate.
Composta sabato 14 aprile 2012

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