Le migliori frasi umoristiche di Giuseppe Catalfamo

Attendo sempre una nuova passione., nato sabato 6 ottobre 1962 a Genova (Italia)
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Scritta da: Giuseppe Catalfamo
1) Fra Me, Allah, Buddha, Manitù o altro scegli liberamente.
2) Se puoi non nominarmi per futili motivi è meglio.
3) Se santifichi le feste è meglio anche per te.
4) Onora il padre e la madre.
5) Non uccidere.
6) Non commettere atti pedofili perché ti fulmino bastardo.
7) Se proprio non ce la fai almeno ruba a Berlusconi.
8) Se testimoni il falso almeno fatti dare il 40%.
9) Non desiderare la donna dei tuoi amici.
10) Desiderare la roba d'altri è umano, ma guarda che è un patimento. Su un po' d'orgoglio. Non sarebbe più simpatico?
Giuseppe Catalfamo
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo
    Fate proprio ridere,
    scrivete d'amore, professate veggenti filosofie,
    pensate veramente d'aver un cuore, parvenze di saggezze?
    Fate proprio ridere,
    ascoltate i veri Vate del nostro tempo,
    i veri dogmi inconfutabili e veri sentimenti del cuore.
    Abbeveratevi di Mourinho,
    estasiatevi di Kakà.
    Giuseppe Catalfamo
    Composta mercoledì 17 giugno 2009
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo
      In principio era il gerundio.
      Giobatta Gli rende testimonianza e grida
      "ecco l'uomo di cui io dissi, colui che viene dopo di me è passato avanti".
      Lui pensò: "Meno male non s'è accorto della bici, e in verità vi dico che sono favorevole al doping".

      Il giorno successivo Giobatta vedendo Peppineddu venire verso lui disse
      "Ecco l'agnello di Dio".
      Gli agnelli si nascosero pensando "Azz... fra poco è Pasqua".

      Ho visto lo Spirito discendere come una colomba dal cielo, e posarsi su di lui... battezzandolo.
      Lui disse "Proprio oggi che ho la camicia bianca dovevi... battezzarmi"?

      Tre giorni dopo ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea,
      e la Madre di Peppineddu Gli disse: "Non hanno più vino".
      Peppino rispose: "Che ho da fare con Te o donna, io sono astemio e minorenne, in verità dammi una Coca Cola".

      E verso la Galilea incontrò una donna di Samaria che Gli chiese da bere.
      Lui in verità gli disse: "Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui".
      Lei rispose: "Non ho marito".
      Allora Peppineddu invogliato le disse: "Allora vieni qui e siediti in grembo".

      La Pasqua era vicina, le genti avevano fame, e solo un ragazzo aveva 5 pani d'orzo e 2 pesci.
      Peppineddu pensò e disse ad Andrea fratello di Simon Pietro: "Ma ieri c'era pieno di agnelli..."
      Andrea rispose: "Non sò, sembra siano emigrati l'altro ieri".
      "Allora vai qui all'angolo, dalla Standa, compra pani e pesci a volontà, ah, marca pure a mio nome che il padrone è mio padre".
      Giuseppe Catalfamo
      Composta lunedì 13 dicembre 2010
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