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S\'alza la tua voce, s\'attorciglia e s\'altera serpente e vortice, s\'impiglia ai miei capelli, sale ancora, s\'ingigantisce si aliena in ruggito oscura il solito trillo o la parola. C\'è un altro nella tua voce. Io non conosco quest\'uomo che grida di piacere, delizioso straniero che parla lingue angeliche sopra un letto impuro. |
-- Josefa Parra |
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