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S\'alzò la gonna per salir sul carro, tra i cesti per raccoglier l\'uva. Avea le cosce ben tornite e le labbra di vino saporite, coperta era di mosto, mentre l\'uva pestava, tutta di sangue grondava, fin nel suo seno turgido, c\'era uva vermiglia, una meraviglia. Da un gran calore l\'aria fu pervasa, l\'uomo che svuotava i tini, la guardava, e mosto e amore, complici nel cuore, un bacio ardente al calor del sole, tanta voglia di lei, poi non capì più niente, ma a sera si trovarono stretti in quell\'abbraccio tra l\'euforia del mosto profumato, non fu peccato. |
-- Anna De Santis |
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