Il pranzo dei lavoranti agricoli


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La signora Annetta ha assunto, per zappare ai Sarri, dei lavoranti agricoli con l'obbligo di fornire loro, compreso nella paga, anche il pranzo. Sparpaglia tutti gli altri nella vigna e manda Antonio più sopra a zappare gli ulivi.
Quando il sole arriva sopra la Sellata di Aieta... (posta a sud, nda)
- Ernè, - avverte la signora Annetta, - chiama tutti gli altri... è ora di mangiare! -
Ed Ernesto...
- Pietro, Luigi, Stefano, Alessandro, Agostino, venite a mangiare! -
Arrivano alla spicciolata ..., si puliscono le mani sfregandole lungo i pantaloni e si siedono a terra attorno alla grossa terrina. In men che non si dica, cucchiaiata dopo cucchiaiata, finiscono le tagliatelle con le patate. Divòrano il pane, la salsiccia e si scolano il fiasco di vino. Nessuno si accorge dell'assenza di Antonio. Appena finito tornano a zappare.
Antonio, zappa e zappa sotto gli ulivi, non sente Ernesto chiamare e non si avvede che il sole ha oltrepassato la Sellata.
Quando lo stomaco incomincia a brontolare è troppo tardi. Gli altri già zappano nella vigna. Resta senza mangiare e non dice niente.
Il giorno dopo ognuno riprende a zappare dal punto in cui aveva sospeso il giorno prima.
Antonio, questa volta, è previdente!.... [segue »]

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    Riferimento:
    "Fatti chi si cùndani", Ed. Zaccara,  2006
    Traduzione dalla versione originale in dialetto tortorese

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