Scritto da: alessia14

Una parola sola


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"Una parola sola" alzò il dito "Aspettate" fece un piccolo sorriso e la porta si chiuse violentemente. Il momento della privacy di Edoardo era arrivato, il suo solito ritiro nel camerino. Amava dedicarsi a se stesso.
Aveva faticato molto, tra prese e movimenti sensuali... Prese il pacchetto di sigarette e ne tirò fuori una. Giusto il tempo di accenderla che arrivò qualcuno a bussare. "Cazzo sei?" Qualcuno si era permesso di interrompere. Si calò giù i pantaloni e rimase in boxer. Canottiera, boxer e cappello, un abbinamento non perfetto ma sexy. "Avviso che sono in uno stato di indecenza" si avvicinò alla porta e tirando la maniglia arrivò un vento gelido. La persona che si presentava davanti a lui era una ragazza con aria molto preoccupata "Le parolacce stanno a zero. Guai a te se ci riprovi!" Entrando dentro il camerino sfilò dalla sua bocca la sigaretta "e grazie della sigaretta. Non dire nulla perché non ascolto, sono sorda qualche volta io!" Sorrise e lo baciò. Edoardo si rilassò ancora di più, in preda anche alle sue fantasie del momento.
Un altro "toc toc" alla porta. Anzi, un calcio dritto alla porta "Ma dico sfondatela! Ditemi che c'è un supereroe ... [segue »]

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