Con l'esempio

Non ci sarebbe nemmeno bisogno di sottolineare l'importanza dell'esempio, tanto ne è agevole la comprensione. Però m'è venuto di descrivere questa dimostrazione, semplicissima quanto efficace; spero.
In un vagone ferroviario, voi vi trovate davanti e vi accingete a cercare un posto a sedere.
Mentre scorrete, malamente come càpita quando ci si trovi in un treno che marcia, dietro di voi si avvicina un tale, che anche lui tenta di scorrere nella medesima direzione vostra, con il medesimo vostro scopo.
Se lasciate andare la porta scorrevole automatica in modo che si chiuda, più difficilmente, chi si trovi a seguirvi, la sorreggerà quando dovesse sopraggiungere una terza persona che vada ad accodarsi dietro di lui. Al contrario, più probabilmente avverrà se ci soffermiamo quell'attimo, sufficiente però a far sì che la porta scorrevole resti aperta, agevolando così lo spostamento della minuscola fila indiana che s'è venuta a formare.
Ho potuto osservare più di una volta, in virtù dei miei frequenti viaggi in treno, il comportamento dei viaggiatori anche quando io, per fortuna, ero già seduto, e mi parrebbe che la regoletta valesse quasi in ogni caso: ci sono ovunque, infatti, i pochissimi menefreghisti e, più semplicemente, i distratti.

Tralasciando i più o ... [segue »]