Scritto da: Fragolosa67
Il reato più grande che possiamo commettere nella vita e calunniare il nostro prossimo. Per calunnia e spergiuro Gesù ha indossato la corona di spine ed è stato tradito da molti. In piazza alcuni si avvicinavano alle orecchie dei curiosi e li convincevano a dire che Gesù doveva essere giustiziato. Barabba grande assassino e ladro, per volontà popolare ha ottenuto la libertà. Quando accostiamo le nostre orecchie e accettiamo di sparlare a titolo gratuito le persone, continuiamo a fare questo. Regaliamo ad uno sventurato una corona di spine fatta di sacrifici e sofferenza. Lo mettiamo in situazioni svantaggiose e lo condanniamo alla malattia e alla morte prematura. Creiamo delle vittime e non ci rendiamo conto che c'è sempre un Barabba che la spunta. Per questo motivo sono stati costruiti gli opg e molte persone non vivono più come dovrebbero e sono aumentate le malattie tumorali.
La calunnia deve essere la prima cosa che lo stato deve condannare insieme all'omicidio. Sono uguale reato con la differenza che il primo cambia maggiormente la vita dei famigliari della vittima. Un intero nucleo diventa parte lesa e subisce furto. Oggi non tutti siamo credenti ma una volta prima di ogni processo si doveva giurare mettendo la mano sulla Bibbia perché? È presto detto. Nessuno può giurare su cose non sue perché è peccato mortale.
Dire la formula con giuramento e mettere la mano sulla Bibbia faceva si che i processi diventavano due. Quello di Dio e a rischio vi era la dannazione e quella degli uomini. In caso di falsa testimonianza all'innocente veniva data la pena ma comunque la giustizia era garantita perché veniva confermata la dannazione dell'anima che è eterna.

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    Non metterò i nomi perché chi commette reato si nasconde e non vuole essere citato.
    Quando esiste una violenza, una truffa e qualsiasi inganno il colpevole è solo uno, chi firma per uccidere. Gli altri sono pedine insignificanti. Sorci  che si succedono per confondere la verità. Raccolgono le briciole per il loro operato permettendo altri guadagni all’unico colpevole.
    Ho sempre valutato così il mobbing da quando l’ho visto essere la causa di molte vittime che oggi non hanno più una storia. “Lui” ha dato in omaggio un bussolotto e ha ordinato lo sparo. Ha regalato una corda e ha ordinato sia appeso, ha violentato e tradito l’infanzia   e le persone, ha sottratto la prole  alle famiglie e ha diviso e distrutto interi nuclei. L’innominato che decide chi deve vivere o morire, chi può lavorare e chi no, chi deve pagare il pasto a tutti e non mangiare , esce sempre con la testa alta in nome dell’organizzazione. E’ il più forte e il più ricco. Un Dio minore.
    Tanta omertà davanti agli atti che molti sorci commettono per essere partecipi e una mafia che gestisce denari, vittime, reati in silenzio nel nome di un Dio minore.
    Lui firma. Gli altri sono insetti che vanno allo scoperto. Possono essere schiacciati o allontanati dipende dalle regole del gioco. Una procedura attuata e studiata nei minimi dettagli che non da scampo. Tutti sono coinvolti come in ogni ultima cena. Tutti controllano che a loro arrivi il pezzo di carne strappato a morsi, lo controllano e non perdono mai di vista la preda. E’ l’ordine! perciò la braccano. Chi non partecipa fa uguale fine. Sbranato. No, non è la legge della giungla ma dei sorci. Onnivori ex cannibali abituati a tacere e sbranarsi senza lasciare tracce. Un comportamento pulito e condiviso. Si bracca e si vince. Non è reato. E’ legge di Stato. Lo chiamano mobbing ma il mobbing non esiste. Perciò è giustizia di palazzo. Chi firma da giustizia. La offre ed è festa. Più pane per tutti i roditori. Si parla spesso di vittime ma la storia a volte la scrivono i perdenti e parlano di aggressori. Di violenti braccatori pagati un pezzo di carne per uccidere o sbranare il piatto degli altri. Silenzio . Parlare non è omertà quindi reato. Può essere scoperto il mandante è arrestato. Scherzavo. Lui non andrà mai in prigione, non sarà mai arrestato. E’ il più forte. Lui firma il mandato. E’ un Giulio Cesare moderno. Stabilisce gli equilibri e rinnova il personale. La vita è un atto da condividere con tutti. Pane! Pane!
    A morte a morte. Un pretesto per il ladro e l’assassino di emulare Barabba e rubare due volte con tanto di premio e l’assistenza dovuta a garanzia. Si è esposto. Mangia di più ed è l’eroe. La nebbia che copre il grande capo. Il mandante.
    Ma non è che si tratta di mafia?
    Mah! Che ne so. A me hanno detto , pare chiamarsi mobbing!
    Ah! Ah! Ah!
    Il mobbing non esiste scemo. E’ una tua invenzione. Non vedi che stai vicino alle pecore e non ai topi?
    Sono carne pasquale. Rischiano di essere mangiati ad ogni festa, è un allevamento. Sei proprio ignorante!
    La mafia sta in Sicilia e il capo non può andare per mare. Troverebbe i barconi e troppi uomini che cercano la carne. Il pane.
    No, la mafia è al di là del mare e a volte la raccontano in film avventurosi dove chi spara è un figo e chi muore è un grande attore.
    Ma Va!?
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    Libertà significa a livello etimologico responsabilità. Quindi chi è libero fondamentalmente è una persona responsabile.
    Se libertà vuol dire responsabilità salute vuol dire responsabilità ed è sinonimo di libertà o elemento principale per essere libero.
    Un uomo sano è un individuo responsabile che si preoccupa del suo stato psico- fisico e del suo benessere senza trascurare tutte le causali della non responsabilità perciò si impegna ad essere libero.
    Dunque. Libertà è responsabilità ed impegno nell’esercizio della stessa seguendo i presupposti che determinano ogni equilibrio psico- fisico del soggetto. Salute insomma.
    A questo punto mi viene da chiedere: Quanti fra noi possono dichiararsi liberi e quanti liberi lo sono realmente?
    Se libertà è responsabilità e impegno,  allora dobbiamo supporre che l’impegno si avvale della costanza e la costanza dal  rispetto che abbiamo e riponiamo per ogni nostro comportamento.
    Un uomo libero è colui che rispetta se stesso dunque sa cosa è il bene per sé e per ogni individuo a lui simile e vivente.
    Libertà è amore una responsabilità che ci mette davanti una costante di responsabilità verso ciò che è bene per noi. Ma se il mondo è malato noi come facciamo ad essere in salute se da esso prendiamo e pretendiamo gli alimenti ed ogni fattore che ci occorre a divenire  responsabili della nostra libertà che è salute costante?
    Quanti di noi sono sani e dunque liberi in un mondo malato di inquinamento, mancanza di rispetto costante ed egoismo verso ogni individuo vivente anche umano?
    Libertà è Amore per la creazione ed è rispetto del tutto che è principio fondamentale di ben - essere . Salute insomma.
    Essere il bene di chi? Ben essere . O essere noi demoni , spiriti giusti che si nutrono del bene o sono bene.
    La salute presuppone il benessere , lo stato psico – fisico in equilibrio dell’individuo vivente.
    Tu come stai? Da quando? Da sempre in forma o possiedi un elemento che non ti rende libero. Un motivo che inficia la tua responsabilità all’equilibrio e all’armonia cosmica. Sei tu l’irresponsabile o vivi in un contesto incapace di esserlo. Quanti liberi tra noi possono raccontare una realtà che stabilisce amore e rispetto perpetuo per la vita. Un cielo solo, una sola terra e noi al centro ci rendono gruppo omogeneo, forza coesa e responsabile. Libera nell’azione dunque. Amare è rispetto. La somma dei rispetti formano l’equilibrio. Se tutti siamo liberi la malattia chi la produce?
    Chi è libero non soffre e non si ammala. Vive e muore per trasformarsi in energia che trasmette nell’atto della sua trasformazione atomica , elettroni ricchi di amore. Perché allora l’aria è inquinata dal dolore?
    Vorrei conoscere l’uomo che non respira il mio cielo, non mangia i frutti della mia terra contaminata  e racconta a Dio la sua grazia di essere vita . Dono di libertà . L’unico sano in terra.
    Vita F Genna

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