Scritto da: Giovanni Barra

L'abisso del male

Sono io non abbiate paura, Gesù passa oltre, avanzandosi che cammina sul mare. Il mare è simbolo del disordine originale, sin dalle creazione della terra, del nulla, della forza nullificante che consuma l'essere come le onde scavano le rocce, simbolo dell'abisso del male dove si profonda, simbolo della morte che deglutisce tutto. Il mare era agitato perché soffiava un forte vento. Il clima di paura è molto pesante. Era ormai buio; le tenebre. In Giovanni, sono simbolo del peccato del mondo, di tutto ciò che si oppone a Cristo, luce del mondo. Ma Gesù cammina sul mare. Egli è vincitore del male e della morte, luce che splende nelle tenebre non l'hanno vinta. A tutti noi impauriti Gesù dice. "Sono io non abbiate paura". Gesù si presenta con il nome divino "Io sono" (yhwh), che significa anche "Io sono qui", "Io ci sono", "Io ci sono per voi". Egli ci sostiene: Non abbiate paura, Io sono sempre con voi. L'Eucarestia è questo "Io ci sono" di Cristo, è questo "Io ci sono per voi" che Cristo ci ribadisce e che traduce nei fatti concreti del suo Vangelo. I discepoli vollero prenderlo sulla barca. Cristo imbarcato con noi, nella nostra storia di vita quotidiana. Ecco il mistero dell'Eucarestia, che prolunga nei secoli il mistero dell'Incarnazione, il mistero di questo Dio che si fa uomo, di questo Dio "imbarcato" con noi in questo mare menzognero dell'esistenza umana. Il mare traditore che noi, con Lui, possiamo attraversare salvi.
Composto mercoledì 27 gennaio 2010

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    Scritto da: Giovanni Barra
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    È un racconto che dedico a tutti noi giovani perché abbiamo bisogno della presenza di Gesù nella nostra vita.

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