La Bella e la Notte

Non seppellirsi sotto le coperte, alle ore piccole, appesantirà le palpebre, non i piedi; scattanti e lesti, nel gironzolare, bar dopo bar, pub dopo pub, per ogni locale abbia le insegne accese. Ne capitano di tutti i colori, nelle ore piccole; anche a me, disinvolto come sono a muovermi in tutti i toni, in tutte le gradazioni, in tutte le sfumature, sempre che il colore sia il nero. L’altra notte, qualche notte fà; mi accingo ad aprire la portiera della mia auto, nel secondo spaccato in cui mi passa dinanzi un’Alfa dei Carabinieri. Infilo le chiavi nella serratura, impugno la maniglia, ed apro lo sportello: l’allarme comincia a suonare. Vedo gli “stop” dell’auto su cui transitano i Carabinieri che s’accendono; la Gazzella inverte la marcia, per tornare indietro, punta dritta verso di me, prendendomi di mira con gli abbaglianti. Chiudo la portiera, l’allarme cessa di ululare. La riapro, il maledetto antifurto riprende ad urlare, a squarciagola: l’elettrauto ci ha montato un ottimo amplificatore. La portiera è aperta, tengo ancora la mano sulla maniglia, l’antifurto canta a pieni polmoni; ho un attimo di scoramento, nel notare le espressioni incavolate sul volto dei Caramba, che si delineano sui miei occhi con chiarezza; ... [segue »]