Oltre il mare

Saria contemplava il mare agitato: onde fragorose si gonfiavano per infrangersi a riva, lungo la costa, formando una schiuma bianca che si insinuava prepotente fra la sabbia ingiallita dal sole.
Onde che come musici, tenendo un tempo, si ritiravano per diventare nuovamente gonfie, alte e potenti.
Respirava a pieni polmoni l'odore dell'acqua salata che sapeva di pesci, spugne e alghe. Penetrava per tutte le narici mentre una leggera brezza le spettinava i lunghi capelli corvini. Saria si sentiva come quel mare, agitata e viva.
Prosperosa, bella, inafferrabile ed irraggiungibile come la marea, non si concedeva mai completamente ai più, trascorrendo molti momenti davanti all'acqua cristallina.
Incurante di tutto, si era tolta le scarpe e affondava i piedi nel bagnasciuga ignara che un uomo la stava osservando da ore.
D'un tratto, lui si avvicinò camminando lentamente con la stessa andatura del cacciatore davanti ad una preda.
- Ciao! - provò a dirle, sorridendo, arrestandosi in attesa di una risposta al suo saluto.
Lei non rispose. È il solito scocciatore pensò stizzita, voltando immediatamente il capo verso il lato opposto al corteggiatore.
Gianni non se ne curò. Prese un pugno di sabbia e la lasciò scivolare tra le dita mentre la guardava ... [segue »]

Francesca Genna

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