Andavo sempre in quella spiaggia dove si affacciava la casa di due ragazzi, erano due pianisti, il loro acchiappasogni guardava il mare dal terrazzo e loro ogni pomeriggio lo coccolavano. Lei si sistemava la gonna e poi con gli occhi incollati ai tasti liberava la melodia. Lui rannicchiato in terra si abbracciava le ginocchia al petto, ogni tanto si voltava verso il mare e iniziava a cantare con voce calda e sporca. Li adoravo, mi sembravano due dei della musica caduti in disgrazia. Sofferenti e malinconici, il rumore del mare quasi non lo sentivo più mentre mi facevo scivolare la sabbia tra le dita sopra i piedi. Pensavo alla donna che desideravo, pensavo di poterla portare qui e vivere insieme a lei la poesia dei due pianisti malinconici.