Scritto da: NiiJieni
Passò con Rue Meridian qualche breve minuto rubato, senza farsi vedere dai compagni, persi in discorsi e abbracci che avevano significato solo per loro.
Lei lo amava a tal punto che Bek si sentiva morire ogni volta che si separavano. Pensava di avere una fortuna che pochi uomini avevano e nel silenzio della mente la
ringraziava cento volte al giorno. Rue gli diceva che la guariva, che le ridava la vita in un modo che non avrebbe creduto possibile. Era andata alla deriva, gli
spiegò, si era persa nei suoi vagabondaggi da corsara, lontana da ogni cosa importante, preoccupata solo dell'oggi e delle necessità del momento.
Il fatto di aver trovato in lui la salvezza la stupiva ancora. Confessò di non avergli dato importanza, all'inizio, di averlo visto solo come un ragazzo, ma giudicava
rilevante il fatto che fosse stato per prima cosa suo amico: l'amore per lui era costruito su quelle fondamenta.
Rue disse a Bek che era la sua ancora di salvezza. Lui disse a Rue che lei era un miracolo. Esprimevano la loro passione e la loro meraviglia quando
la notte era scura e i compagni dormivano, e se qualcuno li vide non ne parlò. Forse coloro che li notavano si rallegravano che Bek e Rue condividessero un amore,
un'affermazione di vitalità superiori a qualunque disgrazia. Forse da quell'unione di due anime ferite i compagni traevano la speranza di poter guarire dei propri dolori.

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