Sognai di stare in mezzo ad un fiume; insensatamente ero asciutta, in quest'acqua limpida che si alternava a fango ed io lavavo dei fichi. Una donna mi stava accanto e mi poneva dei quesiti. Mi domandava che cosa volevo lavare ed io risposi che da sempre mi lavavo la faccia ed ella continuava chiedendomi allora con quale mano io scrivessi, un po' infastidita ma sempre cortesemente risposi che adoperavo la destra, poi ella contraddicendomi disse che in realtà io usavo la sinistra e che dovevo guardare attentamente le mie mani. Lo feci: una sanguisuga mi aveva addentato, ma scuotendo la mano la cacciai facilmente, eppur stranamente non ne uscì sangue, non trovai ferite. E la signora allora mi consigliò di lavarmi le mani. Così guardai le mie mani e ad un tratto mi sembrarono bianche, pulite e bellissime. Ne rimasi sorpresa. La signora dai lunghi capelli sorrise e mi chiese ancora se vedessi farfalle; improvvisamente come un piccolo miracolo le vidi e lei soddisfatta mi salutò e sparì.
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