A volte scambiamo i silenzi degli altri per indifferenza. È un errore. Perché poi travisiamo le cose. Dovremmo sempre pensare che il tempo che gli altri ci dedicano è, appunto, un regalo, qualcosa di non dovuto, ma donato. E soprattutto subordinato alla loro vita, ai loro impegni, alla loro libertà. Spesso si sta in silenzio semplicemente perché abbiamo bisogno di starci, non perché stiamo rifiutando qualcuno. La vita è fatta di onde, flussi e riflussi. Più che criticare l'acqua che se ne va, perché non accoglierla quando torna a bagnarci i piedi?
Grazie Une, a distanza di mesi rimango sempre della mia opinione :)
Trovo che l'indifferenza non sia sintomo di non riuscire a rispondere, ma di non voler rispondere. Da parte mia, l'indifferenza è una scelta. Ciao Mario
eeeeeeh?
Si vabbè..la penso come Mirka comunque..l'indifferenza è peggio del rifiuto e anche la mia esperienza non è tanta questo l'ho vissuto e l'ho imparato.
a Mirka
L'indifferenza è già di per sè un rifiuto.Essa può avere diverse sfumature,non sempre strettamente negative,nell'arte può essere semplicemente un rifiuto a determinati stili o immagini ma senza acredine o a giudizi strettamente negativi.nel campo interpersonale pùò essere legato a una non conoscienza dell'altro o a non valutazione per motivi di fretta,nel caso di offesa può essere legata alla nostra incapacità di rispondere in modo adeguato ancorchè civile. Ma rimane in primis l'indifferenza proprio perchè non riesci a rispondere. Questo almeno è quello che penso,non è detto che sia giusto,è un'opinione. Aproposito cosa aspetta il tuo silenzio a esprimersi? un sorriso
Io sono una persona spesso silenziosa.. ma per nessuno dei motivi che hai elencato tu..
Come vedi, non c'è nessuna regola...
A mio parere c'è una punizione peggiore del rifiuto: l'indifferenza.
Ciao Mario, e grazie per i commenti :)
La mia esperienza,e non è poca mi ha insegnato che i casi sono tre. O chi sta in silenzio non sa esprimersi(è un guaio) o non ha nulla da dire(ed è nuovamente un guaio)o è indifferente-
Nell'ultimo caso si distinguono due motivi: o tu per lui non sei niente come persona(e allora dovremmo spedirlo a scuola quantomeno di etica) o tu hai recato offesa,e la sua reazione è il rifiuto,la più terribile delle punizioni.
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