Scritto da: Francesca Alleva

La dualità della lingua italiana

È strano come, anche passati i vénti, anni della gioventù, si aspetti ancora un'àncora che ci ormeggi sicuri al fondale, quando invece i venti hanno altri piani per il tuo cammino. Ma quando ti guardo, dentro al mio cuore di capitano porto il desiderio di condurti e cullarti nel mio porto, al sicuro dalle cose brutte che capitano fuori. E mentre all'una di notte la luna all'orizzonte s'alza dal suo abito d'acqua, io abito un sogno in cui il tuo volto mi ringrazia e mi ama, per ciò che ho sempre tentato di fare. Salvarti. E invece ti guardo e il tuo viso è sempre vòlto verso il mare in tempesta, dal quale fuggi ma in cui vuoi ritornare, come nel verso triste di una canzone senza fine. Mènte il tuo viso, e mentono i tuoi occhi quando guardano sorgere il sole di una nuova giornata che non cambierai e mentre le tue mani sole stringono sogni che non realizzerai. La tua ménte sogna, il tuo cuore ignora. Sei solo un piccolo legno in balìa delle onde.
Composto martedì 16 aprile 2013

Immagini con frasi

    Info

    Scritto da: Francesca Alleva

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti