Scritto da: Lina Viglione

Il giardino di Lina

Il mio giardino era tutto in disordine, andava "rimosso" Era pieno di terriccio di rovi di sassi e di vecchi alberi da potare, tutto quanto era di deturpante e concimato il terreno. Ci portai i semi più belli che portarono prosperità e benessere. Il sole l'acqua el'aiutarono a crescere con "amore" Nella fase di apprendimento non fu facile per me! Ma fui gentile e dolce con me stessa. Il giardino e rifiorito, ma hanno ancora tanta sete, hanno sete di tante rugiade, di tiepidi raggi di sole, di tante carezze, di cure e amore. Non toccate i miei fiori! vi prego! altrimenti si sciupano non coglieteli: aspettate! lasciate, che arrivi la nuova stagione e poi un'altra ed un'altra ed tante un'altre ancora, finché non si stancano di stare nel vaso più in alto del mio giardino; e solo allora io li porrò come fiori all'occhiello dei miei vestiti più belli. Non! non toccateli! t! vi prego! NO! non toccate i miei fiori! perché il giardino e mio e anche i fiori sono miei.
Composto venerdì 2 novembre 2007

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