Sono intorno a noi

Mi sembra di vederli, come in un documentario.

Escono dalla tana, si allontanano dal luogo sicuro, quell'antro misterioso, fino a raggiungere la preda, le girano attorno, si fanno notare, appaiono socievoli, affabili, gentili, quasi premurosi.

La preda si guarda intorno circospetta, ma si rilassa presto, si fida, dimentica ogni difesa, sorride all'incontro, ignara segue il suo aguzzino, si lascia distrarre dalle parole, dallo sguardo buono. Ormai è circuita, ascolta incantata la vita che gli viene raccontata con misurata enfasi, non risparmiando colpi di scena ed espressioni teatrali, né occhi lucidi e silenzi strategici.

La preda si insospettisce quando si trova già nell'antro buio, senza ricordare il percorso fatto per raggiungerlo ed accedervi. Il predatore sogghigna contento, sta arricchendo la sua collezione.

Del resto è così che si riproduce, solo così: moltiplicando le prede che diventeranno a loro volta predatori, dopo il giusto tempo trascorso nella caverna.

La preda inizia ad avere paura, a temere di essere in trappola. Troppo tardi.

È accolta dalle altre prede, alcune ancora angosciate e sconvolte, altre assuefatte, altre quasi mature. Ha tre possibilità. Arrendersi, la più facile, ed abituarsi all'oscurità. Ribellarsi, la possibilità più coraggiosa, rischiando di essere annientata od emarginata. Ed infine, la possibilità ... [segue »]