Le cose improvvise...? Strane. Si, possono rivelarsi magnifiche sorprese. Ma spesso, invece, sono difficili da digerire. L'imprevedibilità colpisce, si che colpisce. Ma lo stupore non è sempre positivo. Qualcosa che non ci aspettiamo, che arriva come un getto di acqua gelida in pieno viso, comporta che qualcuno abbia fatto qualche mossa al posto nostro, sconvolgendoci quello che avevamo sempre pianificato, ritrovandoci incastrati in un terrificante "scacco matto". E dunque che fare? Abbandonare la partita? Beh a primo impatto, la rassegnazione ha sempre la meglio, la voglia di rinunciare, la sensazione di non farcela... Ma poi invece interviene la parte che forse rimane nascosta, perché spesso farsi incoraggiare è utile. Quella parte nella quale ci si rende conto, che siamo un puntino in confronto a tutto ciò che ci circonda, all'infinità che giornalmente sminuiamo! E questo anche se forse è una sorta di controsenso ci incita, ci spinge a tirare fuori le unghie, perché spesso possiamo sentirci soli, ma non per questo meno forti, anzi! Ed alla fine si affrontano le cose, si che si affrontano. Stando male, piangendo, o ridendo senza motivo. Pensando a quanto la sfida si fa dura quando le difficoltà arrivano senza preavviso, ma come tuttavia dopo la caduta ci si rialza sempre... piano piano... è come se in quei casi si formasse una lastra di ghiaccio sotto di te, e provando a rialzarsi qualche culata si da facile... ma poi alzando la testa, e intravedendo uno spiraglio di sole, quanto è bello riuscire invece a mettersi in ginocchio e, decisi, fare forza su un piede, e rimanere stabili in piedi, solamente con qualche cicatrice rimanente. Quanto basta.
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