Sono le 12

Quando mi prendo cura di te mi scorrono davanti 20 anni della mia vita, immortalati fotogramma per fotogramma come in un fumetto, non posso dimenticarli, come posso dimenticare il bene che mi hai voluto e che probabilmente mi vuoi ancora anche se non te ne rendi conto. Mi vedi arrivare col mio sorriso, ti chiamo, mi assicuro tu stia bene, mi guardi, ti chiedi in silensio, come ogni volta, chi sia io, lo vedo dal tuo sguardo smarrito che puntualmente fissi su di me, è normale che sia cosi cioè è normale per te non per me, io mi ci devo ancora abituare all'idea al massimo posso comprendere il motivo, la causa perché ogni volta te lo chiedi ma io comprendo, come comprendo sentire in sottofondo, mentre scrivo, la tua voce, una voce soffusa, sussurrata, probabilmente senza destinatario ma una voce che viene dal cuore non dalla mente perché ormai quella ti ha abbandonato, sussurri frasi senza logica, chiami persone immaginarie, preghi a modo tuo senza recitare il rosario ma preghi perché pregare è l'unica cosa "lucida" che ti è rimasta, invochi Dio perché si prenda cura di te ma ora ci sono io, non è il turno di Dio,... [segue »]