Scritto da: Umiltà

Un Atto d'Amore


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Mi ero prefissa di stare a casa, di non partecipare a nessun pranzo, neanche al compleanno di mia figlia. Avevo bisogno di starmene sola, ero stanca dall'estenuante lavoro che mi imponeva di stare seduta molte ore al giorno. Quando palesai il mio pensiero, mio marito sorrise, poi, propose di fare un viaggio. La cosa mi stupì.
Erano anni che non andava in Sicilia; rifiutava ogni rapporto coi miei. Stavolta fu lui ad insistere, forse il bisogno di farsi perdonare. Dissi di no, poi pian piano la cosa prese forma; tuttavia c'era l'incognita del viaggio. Prenotare all'ultimo minuto non era facile. Prendemmo l'euro star che ci portò a Roma, ma arrivare a Messina era un bel punto interrogativo. La cosa mi impensierì, la notte mi svegliavo terrorizzata pensando a quello che mi aspettava. Partimmo; a Roma trovammo trovammo ressa di pendolari e militari che prendevano il nostro treno. Passando da un vagone all'altro ci imbattemmo nel vagone ristorante, c'impadronimmo di due sedili e, da lì tutto il viaggio. I baristi incitavano a consumare. A Villa s. Giovanni traghettammo con la prima zattera in partenza. Il cielo era scuro; ad un tratto sentii qualcuno dire un ciclone! Anch'io vidi un minaccioso mulinello,... [segue »]
Composto domenica 1 dicembre 2002

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