Alla ricerca del cuore d'Ivonne

Janpier salì in soffitta, non badò ai mobili che il giorno prima lo avevano affascinato, si diresse direttamente nella stanza ricavata in un angolo del solaio; la porta era ancora aperta, l'abbaino rifletteva la luce del giorno, in quell'anno che il sole brillava assai poco, le nuvole non cerano perciò Janpier non aveva bisogno della lampada portabile che aveva con se. Si guardò attorno, chiedendosi come mai il giovane Janpier del settecento avesse tenuto nascosto il suo matrimonio con la giovane di nome Ivonne, però un documento dove vi s'affermava che i due si erano sposati; frugò qua e la, ma non trovò nulla, si mise seduto su una sedia che sotto il suo peso scricchiolò, ma lui non ci badò molto, si domandava dove poteva essere nascosto tale documento, mentre pensava fece scorrere lo sguardo sui mobili, si soffermò sullo scrittoio, non sapeva bene il perché, però qualcosa gli diceva che quello era dentro a quel mobile, s'alzò e lo esamino, ma subito non trovò nulla, ma lui non si arrese, infilò la mano all'interno dello scrittoio, e poco dopo trovò un pulsante, lo percepiva appena sotto le dita, lo schiacciò, uno sportellino interno si aprì, fece fatica ad ... [segue »]