Scritto da: Paul Mehis

Vita nella Morte

Là in mezzo a quella distesa sconfinata simile ad una tavolozza di colori.
Dove il sole regnava incontrastato mutando in ancora più rossi e orgogliosi i nobili papaveri.
Dove la luce del firmamento irradiava tutto rendendolo misteriosamente affascinante, con le voci timide, ma fiere degli esseri che popolano la notte...
Dove la brezza mattutina correva veloce tra le gocce di rugiada, rese scintillanti dalle prime luci dell'alba...
Dove ci si confondeva tra i sentori più svariati...
Dove alcuni esseri erano un mezzo per diffondere l'amore, come minuscoli Cupido senz'arco.
Io ero nato lì...
La mia Dimora si era addormentata in un sonno senza sogni... Da molto.
Probabilmente a causa della follia di ciò che fu un tempo.
O per qualche disputa insignificante tra quegli stupidi giganti eretti.
O semplicemente perché era giunta l'ora che accadesse.
Io vivevo lì dentro...
Ciò che per alcuni era dolore... Per me era gioia.
Ciò che per alcuni era lezzo... Per me era profumo.
Ciò che per alcuni era putredine... Per me era nutrimento.
Ciò che per alcuni era fine... Per ma rappresentava l'inizio.
Ciò che per alcuni era solo conseguenza della Morte... Per me era causa di Vita.

Oggi striscio in liquami organici, come voi nuotereste in una piscina d'acqua tiepida e salata.
Domani volerò in alto nel cielo, come voi avreste sempre desiderato fare.
Osservando il mondo da un punto di vista molto diverso, dove voi non apparirete più come giganti, ma come vermi insignificanti.
Composto venerdì 15 maggio 2009

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