Lillith in città

Colpita dalle prime luci dell'alba, mi sveglio ascoltando i tuoi passi che come rintocchi segnano il tempo. Ti sento andare via mentre ancora sonnecchio e godo ancora per poco del tepore delle coperte.
Abbraccio il tuo cuscino che odora di te e poi mi decido. Mi stiro e mi alzo in piedi di scatto.
Con la tazza di caffè tra le mani guardo fuori dalla finestra. La spalanco ed insieme all'aria fresca lascio che entri il rumore del traffico.
Le macchine sono incolonnate davanti al semaforo e prima uno, poi due autisti impazienti suonano il clacson in modo ritmato continuo.
Rido. È come quando mi sono sposata, penso ma il motivo di tanto baccano è un altro.
Voglio rifare il letto ma lo sguardo si posa verso un camion.
Frutta fresca! Meloni, zucchine, pomodori...
Agito la mano ma nessuno mi vede. Allora, scendo di corsa con il portafoglio in mano e mi lascio convincere a comprare di tutto.
Sono stata fortunata mi dico mentre il garzone mi accompagna fino all'ascensore. Ancora un minuto e l'ambulante sarebbe andato via.
Do la mancia al ragazzo ringraziando mentre seguo con lo sguardo la bella cassetta di arance che egli posa dentro l'ascensore. Chiusa ... [segue »]

Francesca Genna

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