I vagoni del treno erano spesso carichi di carbone e facevo fatica anche a mettermi in moto delle volte. Avrei potuto lasciare andare tutta questa pesantezza sfogando chili di depressione attorno a canne, acidi, alcool e tutta la merda di questo mondo, come fanno le persone che amano sentirsi al centro di una società triste e vanno a cercasi le proprie tristezze dentro posti dal quale non ne usciranno facilmente. Ma non volevo perdermi nulla, speravo che continuando a tirare come un pazzo quel bastardissimo treno sono il buio di chilometri di gallerie, ne sarei uscito più forte, e soprattutto ne sarei uscito da solo, senza l'aiuto di niente e di nessuno.

Teo Erba

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