Scritto da: Dino Di Girolamo
E la candela non sta mai ferma come la memoria, ed un folletto si poggia sulla mia mano e mi racconta la sua storia di un bizzarro folletto che gli ha rubato la memoria. Il folletto non ha più ricordi che non portano il suo nome e la notte si affaccia dalla finestra e grida il suo nome, la ritrova nei ricordi, in una mano, la ritrova e la guarda in faccia da lontano. La ritrova nel profumo dell'amore più umano. Il folletto mi racconta di aver parlato con la Luna, e che lei stessa ha detto che una Regina resta quel che è anche senza il suo Re e che il mio cuore resterà sempre quel che è. La Luna chiamata in causa si è poggiata sul balcone e mi ha detto che anche lei sbanda, che anche lei beve e canta e lo si vede quando è piena nelle notti di primavera. Ho raccontato la mia storia e la Luna mi ha fatto i complimenti per la mia memoria. Ho raccontato di come il sole ogni volta muore. Ho raccontato come le stelle smettono di brillare, ho raccontato di come le nuvole hanno soffocato il cielo. Ho raccontato di come il giorno non è più esistito e il folletto mi ha dato un bacio ed è andato via con la Luna senza far rumore. La ragnatela dei miei pensieri prende tutto quello che ha lasciato e fra tutto il dolore Stanotte prima di dormire ho fatto un sorriso.
Composto lunedì 10 dicembre 2012

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