Scritto da: Nadia Consani

Un uomo d'altri tempi


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Suo padre Guglielmo morì quando Leonetto aveva solo quattordici anni e lo lasciò solo con la famiglia formata dalla madre Ida e due sorelle, Ginetta, più grande di lui di quattro anni e Piera, più giovane di tre.

Guglielmo era un uomo stimato da tutti, molto saggio, a volte ironico e carico di ottimismo.
Prima della guerra, la prima guerra mondiale (1915-1918), lavorava come capo-operaio in una piccola industria di calzature alla periferia della città, così che poteva mantenere la sua famiglia, senza navigare nell'oro, ma almeno decentemente.
Era un bell'uomo, alto, robusto e con un viso dalla pelle olivastra, sul quale spiccavano due baffi folti e scuri come i suoi capelli.
Gli amici del bar, dove qualche volta si fermava a fare una partita a carte e bere qualcosa, lo chiamavano il bersagliere perché arrivava sempre di corsa e così faceva anche quando andava via per tornare a casa.
Lui diceva che correva per mantenersi in forma, ma questa sua capacità di resistenza gli fu anche utile quando, durante la guerra, dovette arruolarsi nell'esercito proprio come bersagliere.
Il 23 maggio 1915 le truppe italiane entrarono in guerra e il 10° reggimento dei bersaglieri, nel quale era arruolato Guglielmo, fu ... [segue »]
Composto domenica 12 dicembre 2010

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    Scritto da: Nadia Consani
    Dedica:
    ... a mio padre!

    Commenti

    1
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    Credo di no, ma voglio sperare che ci sia ancora da qualche parte...
    Grazie Anna Rita. :-)

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