Vivian

Vivian viveva in un mondo circondato di specchi e più il tempo passava e più lei si rendeva conto di non avere speranza. Intrappolata in una continua salita dove nemmeno il respiro poteva raccontare la conclusione di quell'oblio. Ferma, immobile, senza nemmeno il tocco di un suono, solo il pianto caldo. Vivian si trovava sola, nell'ipocrisia e nella falsità della gente che continuamente la feriva spezzando le ali che le impedivano di volare o raggiungere quel luogo lontano, fatto di verità e di nudità. Portava delle scarpe rosse la nostra piccola protagonista e ogni giorno sentiva nascere qualcosa di speciale dentro di lei che in un certo qual modo la distingueva, la caratterizzava e le faceva credere che esisteva qualcosa oltre quella realtà così austera. Ella non smetteva mai di piangere e questo ci può far pensare subito che la nostra eroina non debba nemmeno essere considerata e il nostro sguardo forse non le darà più attenzione. Ma quello che noi scriviamo non sempre è compreso dagli altri che troppo spesso si soffermano all'apparenza e non rivelando le proprie paure, le gettano sugli altri, o ancor peggio ti umiliano affermando che sei privo di sostanzialità.
Vivian si sentiva sciocca e ... [segue »]