Scritto da: Tiziano Marzotto

Sonny il coniglio


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Il gioco di luci e ombre a forma di scacchiera sul pavimento della mia cella frantuma la tenue speranza che si tratti solamente di un brutto sogno. Tutto è cominciato un maledetto giorno di Settembre, quando camminando lungo un sentiero nella boscaglia di Crowly ho incontrato un bel coniglio bianco all'altezza della vecchia quercia secolare chiamata Devil's Tree. L'animale, accortosi della mia presenza, invece di scappare è balzato in piedi sulle agili gambe posteriori e ha cominciato a guardarmi orgogliosamente come per dire:
"Qualche problema amico?"
Sorpreso e divertito dall'insolito atteggiamento animale mi sono avvicinato al simpatico coniglio che, per nulla intimorito, con un poderoso balzo è andato ad accovacciarsi paciosamente sulla mia spalla dopo essersi strusciato per bene sul mio collo.
Intenerito dal suo atteggiamento così umano ho deciso di adottarlo, incurante del fatto che potesse appartenere a qualcun altro e ho pensato:
"Troppo forte questo coniglio, adesso è mio!"
L'ho chiamato Sonny e non so perché, un nome che mi piace e basta.
Solennemente l'ho informato della mia decisione dicendogli:
"Mio caro, il tuo nome è Sonny, ti piace?"
Nemmeno il tempo di terminare la frase ch'egli ha cominciato a battere le zampe anteriori in una sorta di impacciato battimano animale, ma lo ha ... [segue »]

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    Scritto da: Tiziano Marzotto
    Riferimento:
    Pubblicato dal quotidiano "Il Vicenza" il 26 marzo 2007.

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