Scritto da: Andrea Bidin

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"Davvero non ce la faccio più, sono stanco di vederti così apatico ed assente. Forse tu te ne freghi semplicemente, ma per chi vive accanto a te tutto ciò è deprimente e quasi offensivo."
"Ed ascoltami quando ti parlo, cazzo!"
Lorenzo urlò con tutta la rabbia ed il nervosismo che aveva in corpo, talmente forte che le corde vocali presero a bruciargli quasi istantaneamente.
"Mi vuoi spiegare cosa diavolo ti è successo? Da quando hai accettato quel lavoro da magazziniere non sei più lo stesso! Qual è il problema? Ti fa schifo quest'impiego? Non vuoi più farlo? Di qualcosa, non restare in silenzio come al solito!"
Andrea non rispose a quelle domande, ma continuò ad osservarlo con fare quasi indisponente, lo sguardo velato e perso nel vuoto di chi non ha nulla più da chiedere alla vita.
"Fammi capire questa cosa. Sono mesi ormai che ti rechi tutti i giorni in quel capannone di merda per impacchettare, imbustare, etichettare e chissà cos'altro farai li dentro per dieci ore al giorno. I tuoi colleghi ti giudicano e ti infamano quasi tutti i giorni, e non dirmi che non è vero, li ho sentiti distintamente più e più volte nei giorni in cui ti ... [segue »]
Composto lunedì 28 giugno 2010

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    Scritto da: Andrea Bidin

    Commenti

    1
    postato da , il
    Non lo so. Ma pura invenzione o semplice realtà che sia è cmq un pezzo straordinario...che mi ricorda come ci si sente a volte in alcuni momenti non della vita, ma del giorno...e che sia alcol o qualcos'altro, cerchiamo cmq di riempire i nostri vuoti in qualche modo.

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